Venerdì, 24 Dicembre 2021 18:27

Natale 2021

Il Presidente e tutti i volontari di tartAmare sono felici di augurare a tutti un buon Natale!

Speriamo che possiate tutti trascorrere delle feste serene e piene di amore, anche per l'ambiente.

Cerchiamo tutti insieme di evitare i consumi e gli sprechi, che purtroppo sono frequenti durante le festività.

E non preoccupiamoci se non abbiamo acquistato o ricevuto regali costosi e all'ultima moda perchè in fondo:

"Non importa cosa trovi sotto l'albero, ma chi trovi intorno"

[Stephen Littleword]

 

Domenica, 05 Dicembre 2021 09:25

Giornata Mondiale del Volontariato 2021

  • In estate alle prime luci dell’alba potete trovarlo in spiaggia.
  • Si occupa di divulgazione e sensibilizzazione.
  • Assiste a delle nascite molto speciali.
  • Partecipa a corsi di formazione.
  • Gestisce siti internet e pagine social.
  • Macina kilometri sulla spiaggia tutto l’anno.
  • Fa turni estenuanti, anche in notturna.
  • Ha un grande spirito di adattamento.
  • Accudisce delle pazienti molto esigenti.
  • Fa delle grandi pulizie… ma non solo a primavera!
  • Può avere le competenze più disparate… dalla comunicazione, alla contabilità, al marketing, alla fotografia.

 

Di chi stiamo parlando?

 

Del volontario di tartAmare!

 

I nostri meravigliosi e insostituibili volontari dedicano il loro tempo alla salvaguardia delle tartarughe marine e dei loro nidi.

Li vedrete all’alba in estate, camminare per kilometri sulla spiaggia alla ricerca delle tracce di nidificazione delle tartarughe marine, mentre durante tutto il resto dell’anno percorrono lunghi tratti di spiaggia in cerca di eventuali animali spiaggiati, che necessitano di cure.

Monitorano e proteggono i nidi di tartaruga marina fino alla schiusa, fornendo importanti informazioni sulla riproduzione di questi animali a chiunque sia interessato a saperne di più.

Assistono alle schiuse garantendo una sorveglianza 24H e con ogni tipo di condizione atmosferica.

Si adattano a dormire in tenda in spiaggia pur di garantire la massima tutela ai nidi e ai piccoli.

Organizzano eventi di formazione sulla tutela delle tartarughe marine e del mare e laboratori per bambini, per sensibilizzare la maggior parte della popolazione al rispetto del mare, dei suoi abitanti e di tutto il nostro pianeta.

Partecipano a corsi di formazione per essere sempre preparati e poter svolgere al meglio i loro compiti.

Si occupano delle nostre pagine social e del nostro sito, per divulgare quello che facciamo al maggior numero di persone possibile.

Si prendono cura, senza risparmiarsi, delle pazienti del nostro Centro di Recupero Tartarughe Marine, facendo anche turni notturni per monitorarne le condizioni, nei casi più gravi.

Durante i loro pattugliamenti puliscono costantemente la spiaggia dai rifiuti e partecipano anche a  eventi di pulizia della spiagge organizzati ad hoc.

Senza di loro saremmo davvero persi e per questo oggi vogliamo celebrarli in modo particolare, in occasione della 36° Giornata Internazionale del Volontariato.

Il 5 dicembre di ogni anno infatti, si festeggiano i volontari di tutto il mondo, in occasione di questa giornata istituita dalle Nazioni Unite nel 1985, per valorizzare le azioni di impegno civile promosse dalle Associazioni e dalle Reti di Volontariato e di Terzo Settore.

In Italia approfittiamo di questa importante ricorrenza per celebrare il ruolo di oltre 5 milioni di donne e uomini che nel nostro paese svolgono quotidianamente azioni di solidarietà e donano il proprio tempo per portare avanti importanti progetti.

 

Questo video lo abbiamo realizzato per ringraziare i nostri volontari per il loro lavoro. 

Un piccolo omaggio per un enorme contributo!

 

 

 

Da anni, con il progetto Sosteniamo le passioni del cuore, Conad dà una mano alla comunità locale, aiutando le associazioni che operano sul territorio.

Quest’anno anche tartAmare partecipa a questa bellissima iniziativa!

E grazie al vostro aiuto possiamo raccogliere fondi per il nostro Ospedale delle Tartarughe Marine.

Come?

È Semplicissimo!

Basta essere possessori di Carta Insieme Conad e…fare la spesa!

Con questo semplice gesto che facciamo tutti potrete aiutarci a portare avanti le nostre attività di Centro di Recupero per le Tartarughe Marine.

Fino al 31 maggio 2022, ogni volta che farete la spesa in uno dei punti vendita Conad di Grosseto o Orbetello, accumulerete sulla vostra Carta Insieme 1 Punto Cuore ogni 10 € spesi.

Entro il 30 giugno 2022 potrete trasformare i Punti Cuore in Buoni da donare alle associazioni aderenti all'iniziativa, ogni 35 Punti Cuore riceverete 1 Buono da € 2,50.

Chiunque vorrà sostenere il nostro progetto scientifico potrà poi consegnarci personalmente i propri Buoni.

Facile no?

A voi non costa assolutamente niente, ma per noi rappresenta un grande aiuto.

 

Di seguito trovate l’elenco dei punti vendita dove potrete raccogliere i Punti Cuore:

  • Spazio Conad, via Aurelia Antica 46, Grosseto
  • Conad, via Senegal 9, Grosseto
  • Conad, via Scansanese 177, Grosseto
  • Conad, via Clodia, Grosseto
  • Conad City, Piazza della Repubblica, Orbetello

 

Ringraziamo sin da ora chi vorrà darci una mano e sostenere la nostra passione.

 

Per conoscerci meglio e avere maggiori informazioni sulle nostre attività visitate le altre sezioni del nostro sito oppure seguiteci sui nostri social (Facebook, Instagram).

 

Approvato in Senato il disegno di Legge che vede coinvolti tutti coloro che vanno per mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune, per lavoro o per divertimento, nel recupero e nel conferimento a terra dei rifiuti per lo smaltimento.

Un grande passo avanti, soprattutto per la possibilità di coinvolgere in prima persona i pescatori, che hanno tutto l’interesse a tutelare le acque e le creature che le abitano.

In un report a fine 2020 dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), è stato denunciato come ogni anno nel Mediterraneo finiscano più di 200mila tonnellate di plastica. Di questa spaventosa opera di inquinamento, purtroppo, l'Italia è uno dei maggiori responsabili, insieme a Egitto e Turchia: più della metà dei rifiuti gettati in mare, infatti, proviene da questi tre Paesi. Tra le soluzioni per contribuire ad arginare il problema c'è quella di coinvolgere i pescatori nel recupero dei rifiuti in mare. Quindici anni fa in Scozia è stato messo a punto un progetto di collaborazione con i pescatori chiamato “FISHING FOR LITTER” che ha dato il via ad alcuni progetti collaterali anche in Italia, con risultati sorprendenti. Finora, però, mancava una legge che disciplinasse la materia.

COM’ERA LA SITUAZIONE PRIMA?

Prima dell’approvazione del disegno di legge, avvenuta in Parlamento nel 2019, i pescherecci che rinvenivano rifiuti nelle proprie reti da pesca, erano costretti a gettarli nuovamente in acqua per non incorrere in reati e sanzioni. trasportando detriti plastici, infatti, i pescatori correvano il rischio di essere accusati penalmente di possesso illecito di rifiuti e, in ogni caso, avrebbero dovuto pagare una tassa sul loro smaltimento.

COME CAMBIANO LE COSE CON LA NUOVA LEGGE?

Oggi il comandante di un peschereccio, ma anche quello di un natante o di un’imbarcazione da diporto o chi esce in barca per una battuta di pesca, è coinvolto direttamente nella raccolta e nel conferimento dei rifiuti a terra: può quindi trasportare i rifiuti trovati in mare e depositarli gratuitamente in apposite strutture di raccolta che dovranno essere presenti nelle aree portuali. Un apposito decreto ministeriale si occuperà di stabilire premi (esclusi conferimenti in denaro) per i comandanti dei pescherecci che consegneranno i rifiuti accidentalmente pescati.

EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE

Tra le altre misure previste, la promozione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività finalizzate a mettere in evidenza l’importanza della conservazione dell’ambiente e, in particolare, del mare e delle acque interne, e sul corretto conferimento dei rifiuti. Anche questo ci piace tanto…

Il Senato ha approvato il disegno di legge originario apportando alcune modifiche, pertanto sarà necessario un ulteriore passaggio alla Camera per l’approvazione definitiva.

Noi siamo già molto contenti, e voi che dite?

 

!! ATTENZIONE IMMAGINI FORTI !!

 

Non è un filo qualunque quello di cui vi raccontiamo oggi e a questo filo era appesa la vita di una povera tartaruga Caretta caretta.

Nei giorni passati ci è arrivata la segnalazione da un privato cittadino del rinvenimento di una carcassa di tartaruga marina sulle nostre spiagge.

Nonostante l'animale fosse in avanzato stato di decomposizione è risultata subito chiara quella che presumibilmente è la causa di morte: dalla cloaca dell'animale usciva più di un metro di lenza.

Il nostro staff scientifico si è recato sul posto con la capitaneria di porto per prendere le misure dell'animale, fare riconoscimento specie e valutare, per quanto possibile, le cause di morte.

La giovane Caretta caretta spiaggiata, oltre alla lenza ben visibile, presentava un amo conficcato all'altezza della gola che ha oltretutto causato la produzione di un nodulo di tessuto proprio per isolare questo corpo estraneo.

L'amo, di dimensioni relativamente piccole, non è usato nella pesca tradizionale, ma solitamente dalla pesca ricreativa.

Non sappiamo se erano presenti altri ami, sicuramente l'animale presentava ulteriore lenza all'interno del corpo, non estraibile se non aprendo l'animale, e chissà quanto lunga.

Invitiamo tutti a prestare attenzione e, nel momento in cui si pesca accidentalmente una tartaruga, a chiamare il 1530.

Molti esemplari possono essere salvati se aiutati per tempo!!

Anche in caso di avvistamento animali in difficoltà il numero di riferimento è sempre quello della guardia costiera, ovvero il 1530.

Consigliamo inoltre di toccare il meno possibile gli animali e, specialmente se morti, non toccarli a mani nude.

Insieme possiamo fare tanto!

Domenica, 31 Ottobre 2021 17:44

I "Fantasmi" del mare

Felice Halloween a tutti! 

è arrivata la notte più spaventosa dell'anno, con zucche colorate, zombie, mostri e fantasmi.

Ma cosa ci fa più paura?

A noi più che i fantasmi.....LE RETI FANTASMA!

Si tratta di reti abbandonate o perse in mare, che però continuano a fare quello per cui sono state create ovvero..pescare!

Sono fatte di nylon, un materiale molto resistente, per cui permangono in mare per lunghissimo tempo.

Una volta che le reti fantasma hanno intrappolato un animale però, non c'è nessun pescatore che va a tirarle su e controllare cosa è stato pescato, per cui i poveri malcapitati sono destinati a morire.

Le reti fantasma sono un grave pericolo per mammiferi e rettili marini, che hanno necessità di venire in superficie per respirare, ma anche per squali e molti altri pesci.

Per fortuna numerosi sono i progetti per ripulire il mare da queste reti che sono pericolose ed inquinano, anche se la miglior soluzione sarebbe non abbandonare reti nel nostro splendido mare.

Lunedì, 18 Ottobre 2021 15:05

Aggiornamenti sul Nido di Marina di Grosseto

Molte delle persone che ci seguono qui sul nostro sito o sui social, nell’ultimo periodo ci hanno chiesto aggiornamenti riguardo al nido deposto a Marina di Grosseto (GR) il 22 luglio.

Se abbiamo aspettato fino ad adesso per aggiornarvi è solo perché volevamo concludere le indagini sulle uova, in modo da riuscire a fornire notizie un po' più approfondite sull'accaduto.

Purtroppo la storia di questo nido non ha avuto un esito positivo, infatti nessuna delle 92  uova presenti al suo interno si è schiusa, portando di conseguenza ad un successo di schiusa pari allo 0%.

Nel corso dell'incubazione il nido ha purtroppo subito due eventi importanti di mareggiata,  che hanno inondato completamente il nido stesso e portato alla morte degli embrioni.

Il primo di questi due eventi si è avuto solo dopo circa una settimana dalla deposizione ed ha causato la morte della maggior parte delle uova presenti, mentre la seconda mareggiata, che invece è avvenuta nei giorni finali del periodo di incubazione previsto per le uova, ha ucciso le poche superstiti.

Possiamo affermare questo con cognizione di causa, perché, durante le analisi fatte sul materiale residuo all’interno del nido, aprendo le uova abbiamo potuto constatare la presenza di una grande quantità di embrioni molto piccoli, che verosimilmente corrispondono allo stadio di sviluppo raggiunto durante i primi giorni di incubazione. Una percentuale molto piccola di embrioni era riuscita invece a raggiungere uno stadio di sviluppo più avanzato, ma purtroppo ha subito lo stesso destino dei “fratelli” in seguito alla seconda grande mareggiata che ha investito il nido.

Ma cos'è che è andato storto?

Perché una mareggiata può essere un evento così devastante per un nido che si trova comunque a circa 30 metri dalla linea del mare?

Ce lo spiega Letizia Andreini, dottoressa in scienze naturali e ambientali, che collabora con tartAmare:

"i nidi di tartaruga marina ci aiutano, loro malgrado, a mettere in evidenza un fenomeno a cui siamo ormai abituati, forse in parte anche rassegnati. Parliamo dell'erosione costiera, con un aumento della frequenza delle mareggiate, e a volte anche semplici alte maree, che mettono a rischio la vita stessa delle future tartarughine, interrompendo la loro incubazione. L'erosione è un fenomeno naturale delle dinamiche costiere, tuttavia negli ultimi decenni è stato accentuato, quando non proprio provocato, dall'uomo, con la costruzione di opere quali porti, foci armate dei fiumi, barriere mal progettate, escavazione di sedimenti... Ma anche l'eccessivo uso delle spiagge per il turismo, che ha provocato la perdita del profilo naturale della spiaggia, privandola per un eccesso di "pulizia" di tutte quelle piante pioniere che trattengono la sabbia sulla spiaggia, anche alzandone il livello. Per la pratica di appiattire la spiaggia fino alla duna, tagliandone il prezioso piede di anteduna, che la sostiene e crea un ulteriore utile dislivello. L'uso di mezzi meccanici per la raccolta di rifiuti e per il livellamento delle spiagge la comprime, compromettendo la capacità della sabbia di far passare velocemente l'acqua, anzi creando dei pericolosi ristagni.”

 Quindi, se davvero amiamo questi preziosi e simpatici animali, ripensiamo al nostro modo di vivere la spiaggia, a quali sono le nostre aspettative da turisti, da clienti, e se per far piacere a noi e alle nostre, eccessive, comodità non stiamo distruggendo la casa altrui".

Questa esperienza, nonostante tutto, ci è servita moltissimo per accrescere le nostre conoscenze e anche per rivedere le valutazioni di rischio delle spiagge fortemente antropizzate della Toscana.

Ringraziamo di cuore tutti i volontari che ci hanno dato una mano e che ci hanno creduto fino in fondo.

Ringraziamo lo stabilimento balneare Bagno Nettuno di Marina di Grosseto (GR) per il supporto, anche tecnico, che ci ha fornito nei brutti momenti in cui l'area del recinto è stata inondata.

Ringraziamo il bagnino della torretta n. 17 che, con la massima attenzione, ha effettuato monitoraggio costante e giornaliero del nido.

E ringraziamo infine Francesca Rubegni per tutto.

 

Martedì, 05 Ottobre 2021 08:52

tartAmare & Yves Rocher

Il 16 settembre scorso abbiamo avuto il piacere di partecipare al press event per il lancio di una nuova linea di prodotti per la cura della persona di Yves Rocher.

Per rappresentare tartAmare era presente la nostra super biologa Laura Tagliaferro, che fa parte del team scientifico dell'associazione, e che ha illustrato ai presenti le attività svolte da tartAmare nell'ambito della salvaguardia delle tartarughe marine e del loro mare.  

L'azienda si è sempre distinta per una spiccata attenzione all'ambiente, grazie all'utilizzo di principi vegetali ottenuti in modo sempre più sostenibile e ad un packaging mirato alla riduzione al minimo delle sue componenti, con un occhio attento all’aspetto sicurezza.

Quale è il link fra tartAmare e Yves Rocher?

Il primo contatto avviene nel 2018, quando la nostra responsabile scientifica, Luana Papetti, vince il premio "Terre de Femme", promosso proprio da Yves Rocher per valorizzare e sostenere donne che si sono distinte con progetti nel settore ambientale.

Da lì in poi il collegamento è stato continuo, finché quest’anno l’azienda ha sorpreso anche noi con un’idea stupenda: regalare un’adozione di tartaruga marina a tutti i partecipanti al press event.

Giornalisti e influencer hanno ricevuto ognuno il proprio certificato di adozione, così da sottolineare ulteriormente l’impegno di Yves Rocher nella tutela e salvaguardia di un ambiente sempre più in pericolo, che ogni giorno, in ogni luogo della Terra, chiede all’Uomo di dare.

Noi di tartAmare abbiamo accolto con entusiasmo questa idea originale e siamo orgogliosi del fatto che un’azienda del calibro di Yves Rocher segua con attenzione il nostro lavoro, impegnandosi in prima linea per sostenerlo.

I partecipanti all’evento hanno fatto alla nostra biologa Laura molte domande sull’attività di tartAmare, con attenzione e curiosità rispetto al nostro operato, dimostrando di aver gradito ed apprezzato questo originale ed inaspettato regalo.

Grazie Yves Rocher!

Venerdì, 01 Ottobre 2021 17:59

Quarta Schiusa del 2021 in Toscana!

È UFFICIALE: È INIZIATA LA SCHIUSA AL NIDO AL CONFINE DEI COMUNI DI CASTAGNETO E BIBBONA!

Nella notte appena trascorsa, intorno alle 2, sono emersi dal cratere, formatosi diverse ore prima, 16 piccoli.

Il nido è il sesto deposto in Toscana, l'ultimo in ordine cronologico, ed è anche quello posto più a nord nella nostra Regione ed uno dei più settentrionali nel Mediterraneo.

La storia di questo nido è particolare: le uova, deposte originariamente nella Cala Santa Lucia a Castiglioncello, nel comune di Rosignano, sono state spostate dagli operatori di tartAmare e ricollocate su questa spiaggia in un tentativo estremo di salvarle dalle mareggiate che in quella bellissima caletta sembrano non risparmiare nessun nido.

L'operazione, molto delicata, si è resa necessaria come misura per salvaguardare la deposizione, ed è stata compiuta la notte del 4 agosto. Le 93 uova sono state spostate nella notte per evitare lo shock termico delle alte temperature diurne, applicando un protocollo che tartAmare ha sottoposto a parere ISPRA, nell'ambito di un più vasto progetto su ricerca e tutela dei nidi in Toscana, per cui il team scientifico dell'Associazione ha ricevuto un'autorizzazione specifica dal Ministero. La spiaggia scelta, quella all'altezza della Fossa Camilla, è frutto di una valutazione a seguito di esame sulla granulometria e temperatura della sabbia e sulle esposizioni e sulla naturalità dell'ambiente.

Questo non è il primo nido che la responsabile scientifica del progetto, Luana Papetti, supportata dallo staff tartAmare, si trova costretta a traslocare da Santa Lucia. Quella caletta infatti è tanto inidonea ad ospitare con successo i nidi di questa sfortunata mamma tartaruga quanto amata dalla tartaruga stessa. Solo quest'anno "Elda" (nome con cui è stata ribattezzata la grossa femmina) ha scelto di lasciare le sue uova lì per ben tre volte durante la stagione riproduttiva. Il primo nido è rimasto in situ, essendo quello con le maggiori possibilità di sopravvivere, deposto in un momento iniziale dell'estate (per cui la schiusa non sarebbe andata oltre i primi di settembre) ed in posizione più arretrata dal mare.

Nonostante queste considerazioni e queste speranze, durante il periodo di incubazione è stato interessato più volte dalle mareggiate che si abbattono sulla spiaggetta e non ce l'ha fatta, nessun uovo si è schiuso, confermando la non idoneità del sito.

Degli altri due, entrambi rilocati, quello situato sulla spiaggia di Rimigliano nel comune di San Vincenzo ha recentemente portato alla nascita di 94 tartarughine su 109 uova, con un successo pari al 86%, e l'altro è quello di cui stiamo raccontando adesso e di cui dovremo aspettare ancora qualche giorno per conoscere l'esito definitivo.

Già così comunque siamo molto soddisfatti del risultato considerando che la Toscana è la regione più a nord d'Italia in cui avviene nidificazione sistematica e regolare, i nostri nidi sono quindi per loro natura più difficili e delicati sottoposti a criticità maggiori a causa delle temperature più basse. Questo vale ancor di più per un nido, come quello in questione, che va schiudersi agli inizi di ottobre e non nel pieno dell'estate.

Un altro risultato che ci gratifica molto, raggiunto durante la storia di questo nido, è la sinergia fra tutte le realtà toscane che vogliono occuparsi di tutelare la nidificazione di queste specie: sotto il coordinamento di Capitaneria di Porto e di Regione Toscana siamo stati supportati sia dal Comune di Castagneto, sia da quello di Bibbona, sia da quello di Rosignano ed abbiamo ricevuto l'aiuto per sorveglianza e presidio h24 delle associazioni Legambiente Costa Etrusca, Sea Shepherd, Wwf Livorno, con le quali tartAmare ha firmato un accordo di collaborazione. Inoltre abbiamo avuto anche il supporto dei proprietari di Villa Caracciolo, che ci hanno permesso di accedere in maniera semplice alla caletta Santa Lucia, altrimenti quasi inaccessibile. Senza il loro aiuto, attuare una traslocazione del genere sarebbe stato a dir poco complicato... un grande lavoro di squadra, uno sforzo collettivo senza il quale certi obiettivi non si raggiungono!.

Quello che ci aspetta adesso è ancora qualche giorno di pazienza per vedere arrivare al mare tutti i piccoli nati, aiutarli ad entrarvi in sicurezza.

 

Si ringrazia per il video Alessandra Tognoni

 

Domenica, 26 Settembre 2021 11:25

Avvistamento Eccezionale Nel Mare Della Maremma!

Nei giorni scorsi Sandro Serravalle ha avuto l’enorme fortuna di avvistare, nel mare di Piombino, un esemplare della rarissima e affascinante Dermochelys coriacea, meglio conosciuta come Tartaruga Liuto.

Sandro si trovava in mare in occasione dei campionati europei Fireball, disputati a Piombino tra l’11 e il 17 settembre, quando si è imbattuto in questa grande tartaruga, che stava mangiando con gusto una medusa pochi metri sotto la superficie dell’acqua, nel mare azzurro del golfo di Salivoli.

Fortunatamente l’uomo è riuscito a filmare l’animale prima che si allontanasse, ha inviato il video all’Ibem di Piombino, e gli esperti hanno riconosciuto la specie in questione (la Dermochelys coriacea) e hanno anche verificato che la tartaruga stava facendo uno spuntino a base di Rhizostoma pulmo, il cosiddetto “Polmone di Mare”, medusa molto comune nelle nostre acque e particolarmente gradita a questa specie di tartaruga marina.

L’avvistamento è molto importante perché la Tartaruga Liuto è piuttosto rara nel Mediterraneo.

A Camogli, sulla costa ligure, si conservano ancora le foto dell’enorme Dermochelys coriacea pescata nel 1945, che aveva un peso di ben 450 kg!

In anni più recenti si sono avuti altri avvistamenti di questa specie nel Mar Mediterraneo, di seguito segnaliamo i più significativi:

  • 2011 – esemplare impigliato nelle reti di un peschereccio di Portoferraio (Isola d’Elba).
  • 2014 – esemplare ferito curato presso il Centro Recupero Tartarughe Marine di Lampedusa.
  • 2016 - esemplare intrappolato in una rete a strascico a Lampedusa.
  • 2018 – esemplare avvistato nella laguna di Venezia.
  • 2017 – esemplare avvistato nelle acque calabresi, in zona Catanzaro Lido.
  • 2019 – esemplare impigliato nelle reti di un peschereccio di Cesenatico.

Per quanto riguarda la Toscana, secondo ARPAT dal 1990 ad oggi sono stati registrati solo 9 esemplari di tartaruga liuto: 7 morti e 2 vivi, a cui andrà aggiunto l’esemplare avvistato nei giorni scorsi nel mare di Piombino.

Se volete conoscere meglio questo misterioso e affascinante gigante del mare, troverete molte informazioni nella pagina a lei dedicata sul nostro sito: https://www.tartamare.org/le-tartarughe/le-specie/dermochelys-coriacea