È con grande amarezza che informiamo di un fatto grave accaduto in questi giorni.
IL NIDO DELLE ROCCHETTE (uno dei tre del comune di Castiglione della Pescaia) È STATO VIOLATO.
Abbiamo aspettato a comunicarlo per essere sicuri che le notizie che stavamo diffondendo fossero certe.
Secondo la testimonianza del guardiano di notte dello stabilimento che si trova vicino al nido, un gruppo di quattro o cinque ragazzi, molto giovani probabilmente ancora minorenni, è entrato a notte fonda nel recinto scavalcandolo, ha rimosso la grossa ed ingombrante grata antipredazione presente sopra alla camera ed ha scavato portando alla luce alcune uova. Sempre secondo questa testimonianza un uovo si è rotto, altre due o tre uova erano state messe dentro un secchiello (forse per portarle via) e altre ancora si trovavano sparse in superficie.
L'uomo ha gridato, i ragazzi si sono dileguati e le uova sono rimaste lì. A quel punto il guardiano, incredulo e anche un po' scioccato, con l'aiuto di altri due o tre ragazzi che erano accorsi alle sue urla, ha pensato di rimettere tutto a posto. Purtroppo a ciò non è seguita una segnalazione alle autorità oppure a tartAmare e noi ne siamo venuti a conoscenza soltanto nella notte tra domenica e lunedì.
Ormai il danno è fatto: una quindicina di uova sono irrimediabilmente compromesse e probabilmente tutto quanto il nido (81 uova) non riuscirà ad arrivare a termine.
Oggi abbiamo fatto un sopralluogo con i carabinieri forestali, presso i quali abbiamo sporto denuncia e un nucleo speciale ha aperto un'indagine.
Sono in atto le procedure per l'identificazione dei colpevoli. Ricordiamo che manipolare o sottrarre uova di tartaruga marina da un nido è un reato penale.
Infine desideriamo aggiungere una riflessione: tutti siamo stati ragazzi, tutti siamo andati a passare le serate in riva al mare per "sentire l'estate addosso", tutti abbiamo fatto qualche bravata a quell'età... ma di qui a distruggere un nido di tartaruga marina ce ne corre.
Siamo intenzionati a vedere questi ragazzi puniti anche solo perché possano avere la giusta lezione dalla vita, quindi chiunque abbia visto qualcosa può contattarci o chiamare direttamente la Capitaneria di Porto o i Carabinieri forestali.