La primavera è nell’aria (piú o meno) e così molti dei festeggiamenti! Sappiamo tutti che con l’arrivo della primavera arrivano anche comunioni, battesimi, matrimoni. E spesso, per rendere indimenticabili questi momenti, non si fa caso a ciò che si usa e alle ripercussioni che certe cose possono avere sull’ambiente. Mi riferisco ai palloncini e ai fuochi d’artificio, in particolare, che sempre più vengono utilizzati durante le cerimonie, pensando di renderle migliori. Ma se da un lato questo è vero, dall’altro la sostenibilità ambientale viene meno.
Palloncini di plastica e lanterne di carta
Negli ultimi anni è aumentata la tendenza di rilasciare palloncini di plastica in cielo alla fine di celebrazioni o feste. Addirittura, nel Comune di Erba, nel corso degli ultimi anni, durante la festa dell’8 dicembre, si è instaurata la “tradizione” di rilasciare i palloncini con le letterine per Babbo Natale in aria. Purtroppo, pratiche di questo tipo, anziché essere scoraggiate, vengono promosse e addirittura condivise da altri Comuni.
A volte, chi organizza questi eventi, non sa nemmeno di star compiendo azioni dannose per l’ambiente, anzi, pensa di essere un ecologista perché usa palloncini biodegradabili. Ma è vero? Ovviamente no. I palloncini biodegradabili sono fatti con lattice naturale, ma, purtroppo, le sostanze chimiche e i coloranti che vengono utilizzati li rendono difficili da smaltire se dispersi nell’ambiente (possono impiegare da 3-4 mesi a fino a un anno per degradarsi!).
Ma i palloncini sono così dannosi per l’ambiente? Partiamo dal fatto che la Terra è costituita dal 71% da oceani. Questo ci fa presupporre che la maggior parte dei palloncini rilasciati in aria finiscano poi in mare. Infatti, la maggior parte degli animali colpiti negativamente dal rilascio di questi in ambiente sono uccelli marini, tartarughe marine, delfini e pesci. Questi animali sono spesso vittime di soffocamento per l’ingestione di frammenti di palloncini. Addirittura, è stato visto che un terzo delle tartarughe marine ha ingerito almeno una volta rifiuti di natura plastica. Perfino i coralli vengono danneggiati!
I frammenti di palloncini, come tutta la plastica in generale, costituiscono inoltre un mezzo di trasporto per inquinanti, patogeni e specie invasive.
©OCS (Ocean Conservation Society)
Fuochi d’artificio
Belli, luminosi, magici…rumorosi. I fuochi d’artificio hanno origine in Cina, quando nell’800 è stata scoperta per caso la polvere da sparo. Da qui, poi, si sono diffusi fino ad arrivare in Europa nel 1200. Fu, però, solo intorno al 1340 che la polvere da sparo cominciò ad essere utilizzata per scopi ludici e non più solo per le armi.
Ad oggi, i fuochi d’artificio vengono utilizzati in diverse occasioni: feste nazionali ed internazionali come Capodanno e Ferragosto, ma anche per diciottesimi, matrimoni e altri eventi di questo genere. Ma oltre alla magia che creano, avete mai pensato anche agli “effetti collaterali”?
Belli, luminosi, magici…rumorosi. Questo è ciò che abbiamo detto poco fa. Infatti, il rumore è uno dei problemi principali legati ai fuochi d’artificio. Chi ha animali da compagnia ben sa quanto siano difficili i giorni di Capodanno. Esatto, giorni, non notte di Capodanno. Questo perché è stato visto che i fuochi di artificio possono alterare il comportamento animale per giorni, se non addirittura settimane. È stato visto che ci sono diversi accorgimenti che si possono adottare per cercare di ridurre lo stress dei nostri piccoli amici animali (noi di Impronta Animale ne parliamo in un post dedicato) ma oltre a non eliminare completamente il problema, questi adattamenti sono applicabili solo agli animali domestici.
Ma anche gli animali selvatici subiscono danni e stress per via dei fuochi d’artificio. Il forte rumore causato dallo scoppio dei fuochi, oltre alla luce accecante, spaventa gli animali selvatici portandoli a fuggire. A volte, la fuga li porta sulle strade, dove rischiano di essere investiti; oppure li fa smarrire, facendoli rischiare di non trovare più la strada di casa; in altri casi, come per gli uccelli marini, la fuga li porta verso il mare aperto da cui, spesso, perché sfiniti, non fanno più ritorno.
Oltre a ciò, i fuochi d’artificio rilasciano in aria sostanze che possono nuocere alla salute.
Che fare, quindi?
Alla luce di queste “scoperte” sarebbe giusto ridurre, se non eliminare, questi tipi di intrattenimento e sostituirli con altri più sostenibili. Un esempio è l’utilizzo di coriandoli di carta che seppur impattanti, lo sono sicuramente di meno rispetto ai palloncini; ancor meglio sarebbe se questi coriandoli fossero fai da te da vecchi giornali, riviste e volantini. Un’altra idea, molto originale, è quella di usare foglie secche e petali di fiori per fare coriandoli davvero biodegradabili e sostenibili, oltre che molto variopinti! Un’idea diversa sarebbe quella di utilizzare bolle di sapone; anche queste è possibile farle fai da te con soli tre semplici ingredienti: zucchero, acqua e sapone.
Un’alternativa che potrebbe venire in mente ma che è da evitare sono le lanterne di carta cinesi. Queste, differentemente da quanto si potrebbe pensare per via del nome, non sono biodegradabili. Infatti, oltre alla carta, nella maggior parte sono presenti ance fili di ferro che, una volta dispersi nell’ambiente (tutto ciò che viene lanciato in aria, prima o poi, torna a terra), possono causare danni agli animali che cercano di cibarsene. Inoltre, possono causare un rischio di incendi!
Concludendo, possiamo dire che divertirsi è ancora possibile e deve essere possibile, ma sempre nel rispetto dell’ambiente e degli animali che ci abitano!
Fonti:
- https://www.csiro.au/en/research/natural-environment/oceans/Marine-debris
- http://www.unina.it/-/1345496-fuochi-d-artificio#:~:text=La%20pirotecnica%20%C3%A8%20nata%20in,polvere%20nera%20o%20polvere%20pirica
- http://sciencesearch.defra.gov.uk/Document.aspx?Document=11133_AC0229-DefraWAGReportFinal “Sky lanterns and balloons: an assessment of impacts on livestock and the environment”